2021 Le donne e il Covid.  Ricognizione sulla leadership femminile. Le modalità attraverso le quali le donne hanno realizzato concrete azioni di attivismo civico per l’interesse generale, per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, l’empowerment di soggetti in difficoltà durante il periodo più acuto della pandemia Covid 19.

La riflessione a monte della ricognizione è stata che, a fronte della situazione di crisi sanitaria che ha obbligato tutti a rimettere in discussione sicurezze, priorità e punti di riferimento, vi sia stato un ruolo determinante delle donne per la tenuta complessiva del tessuto sociale.

Parallelamente, la rappresentazione pubblica delle donne nella pandemia è stata associata principalmente, se non addirittura in modo esclusivo, alle immagini di caregiver (in famiglia e nei servizi sanitari) e di vittima (della violenza, della crisi economica e occupazionale).

All’aumento dell’azione civica generato dalla situazione di forte stress rappresentato dalle condizioni dettate dalla pandemia, che ha acuito fragilità e problemi irrisolti e di lunga data, non è corrisposto un riconoscimento di uno specifico ruolo delle donne, tanto che, salvo eccezioni significative, esse e il loro lavoro sono state praticamente assenti nella comunicazione pubblica.

Si tratta, ancora una volta, di un misconoscimento delle donne e del loro ruolo nella società (temi ampiamente documentati anche in precedenti attività di ricerca di Fondaca) e, al tempo stesso, di una generale incapacità di cogliere importanti elementi di trasformazione del modo di agire la cittadinanza da parte delle cittadine e dei cittadini.

La ricognizione realizzata da Fondaca ha avuto un carattere di urgenza in considerazione del rischio legato alla volatilità delle fonti (le iniziative hanno spesso utilizzato gruppi WhatsApp o altri social, non rilevati dai media principali).

Essa si è fondata dal punto di vista teorico sulla cittadinanza democratica e quindi, operativamente, sulle sue componenti dell’appartenenza, dei diritti e dei doveri e, in modo particolare, della partecipazione.

Concretamente essa è stata realizzata attraverso due attività principali. La prima è consistita in una ricognizione desk su fonti online, realizzata anche con contatti diretti con blog, chat altri strumenti social, riviste e agenzie di stampa specializzate nel terzo settore, quotidiani (in particolar modo rubriche specializzate), siti femminili dedicati, siti di umbrella organization.

La seconda attività è consistita in interviste a 23 donne leader (studiose, attiviste, rappresentanti politiche).

Alcuni risultati

La ricognizione ha permesso innanzitutto di rendere visibili numerose iniziative svolte dalle donne nell’ambito pubblico, anche come semplici cittadine, attraverso gruppi informali, organizzazioni civiche nazionali e locali. Di queste è stata fornita una prima tipologia: organizzazione di servizi (servizi prestati a prevalentemente a distanza quali supporto psicologico, supporto legale, notarile e commercialista, ecc.); supporto materiale (produzione e distribuzione di beni essenziali); sensibilizzazione, denuncia, proposta (numerose di queste iniziative hanno avuto un contenuto di genere, in particolare della violenza); donne nelle istituzioni (iniziative dirette a prevenirne ed arginarne le conseguenze della pandemia sulla scuola, sulla sanità, sul sistema economico, ecc.).

In secondo luogo sono stati formalizzati alcuni temi emergenti: donne, crisi e mobilitazioni (reazioni alle crisi, specificità della pandemia, prospettive); sottorappresentazione delle donne (leadership diffusa); donne e il lavoro di cura (da retaggio culturale e sociale a mainstream); leadership materna (caratteristiche e attitudini); leadership femminile e movimenti civici (leadership di fatto); premi e riconoscimenti (forme di riconoscimento del ruolo delle donne).

Leggi il documento.