(Campagna IMPARARESICURI 2003 – I Rapporto Nazionale)

 

La promozione e la tutela del diritto alla sicurezza sono state una costante dell’azione di Cittadinanzattiva, dalla fondazione del Movimento fino ad oggi. Per tutti gli anni ’80 l’impegno per la costruzione di un sistema di protezione civile fondato sulla partecipazione dei cittadini ha avuto una rilevanza paragonabile a quella del Tribunale per i diritti del malato. In tutte le grandi calamità - dal terremoto dell’Irpinia fino a quello della Sicilia occidentale – gli Osservatori popolari istituiti dall’allora Movimento federativo democratico hanno contribuito al governo delle emergenze attraverso l’attuazione dei tre diritti fondamentali proclamati a Sondrio, nel dicembre 1987 al termine dell’intervento in Valtellina:

• il diritto alla attività di prevenzione, vale a dire la facoltà dei cittadini di circolare liberamente sul territorio allo scopo di identificare e segnalare le situazioni che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini stessi;

• il diritto alla credibilità e cioè il diritto dei cittadini ad essere presi sul serio quando forniscono informazioni sul proprio territorio e sui rischi in esso presenti;

• il diritto alla interlocuzione pubblica e istituzionale con le autorità inteso a garantire che le decisioni cruciali per la sicurezza dei cittadini siano prese con la massima trasparenza, con una piena assunzione di responsabilità e dopo avere vagliato con attenzione tutte le informazioni disponibili.

Si può legittimamente dire, quindi, che Cittadinanzattiva ha partecipato pienamente al grande movimento di cittadini, scienziati e responsabili istituzionali che, nel corso di un decennio ha dotato il paese di un sistema di protezione civile che, con tutti i limiti ampiamente noti, ha evitato il ripetersi della tragica situazione di abbandono verificatasi in Irpinia.

Si può, altrettanto legittimamente dire, che la costruzione del sistema di protezione civile, insieme ad altre, ha messo in evidenza la capacità dei cittadini di svolgere attività di interesse generale riconosciuta dall’ultimo comma dell’art. 118 della Costituzione:

“Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà”.

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