E' appena uscito il nuovo libro di Giuseppe Cotturri, "Responsabilità globale. Dal civismo alla cura per il pianeta terra". L'editore è Castelvecchi.

Il libro, scrive Giovanni Moro Scientific Advisor di FONDACA, è una riflessione sulla sfide della terra alla democrazia come regime politico e come habitus quotidiano e al modello di rapporto tra economia e ambiente che ha dominato il mondo globalizzato. La emergenza Covid ha fatto di questa una sfida che non si può più ignorare.

Quello che rende il libro del tutto originale e insieme quantomai necessario, è il legame che esso stabilisce tra questo futuro da disegnare in pratica e l'attivismo dei cittadini sulla scena pubblica. Senza il ricorso a questo approccio, infatti, si rischia di restare inchiodati al dibattito "più stato-meno stato-quale stato", che va per la maggiore ma solo perché a suo modo conferma la centralità delle vecchie classi dirigenti.
Il libro inoltre valorizza per il suo significato generale e anticipatorio proprio la esperienza della cittadinanza attiva in Italia, come attore costituzionale, non nel senso della difesa ma della attuazione e dello sviluppo. Questa esperienza diventa ancora più preziosa di fronte alla sfida del populismo.
Infine, il libro ripropone il tema della disobbedienza civile come potente strumento dei cittadini. Essa ha una lunga storia (basta pensare al movimento per i diritti civili dei neri d'America), ma Cotturri ci dice che oggi può diventare di enorme importanza.

Un libro da leggere, meditare e discutere.