«La crisi innescata dal Coronavirus», sottolinea il sociologo Giovanni Moro, sul numero del magazine di aprile scaricabile su Vita.it, «ha mostrato chiaramente che una divisione netta del lavoro tra società e Stato, dinanzi a catastrofi di tale portata, non è un vantaggio ma uno svantaggio per tutti»
Comitati spontanei, gruppi di quartiere, ragazzi che si mettono in campo: è grande l’ondata di attivismo che si sta contrapponendo sul territorio alle conseguenze del Coronavirus. Conseguenze non solo sanitarie ma sociali. Quando tutto passerà, resterà qualcosa? Avremo capito la lezione? Ci apriremo a forme concrete e nuove di solidarietà e sussidiarietà tra amministrazioni e cittadinanza?
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